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Guida per il nuovo Maintainer
Capitolo 6 - Costruzione del pacchetto


A questo punto, dovresti essere pronto a creare il pacchetto.


6.1 Costruzione completa

Spostati nella directory principale del programma e lancia il comando:

       dpkg-buildpackage -rfakeroot

Questo farà tutto il necessario per te.

Il solo input da te richiesto è tua chiave PGP segreta, due volte.

Fatto ciò, vedrai quattro nuovi file nella directory di cui sopra (~/debian/):

Le lunghe stringhe di numeri nei file .dsc e .changes sono codici di controllo MD5 per i file menzionati. Chi scarica questi file, può controllarli con md5sum(1) e se i numeri non corrispondessero saprebbe che il file relativo è corrotto, o è stato alterato.


6.2 Ricostruzione veloce

Con un grosso pacchetto, potresti non voler ricostruire tutto da zero, ogni volte che modifichi un dettaglio in debian/rules. Per motivi di testing puoi creare un file .deb, ricostruendo i sorgenti upstream come segue:

       fakeroot debian/rules binary

Una volta finito con i tuoi aggiustamenti, ricorda di ricostruire usando la giusta procedura. Potresti non essere in grado di caricare il pacchetto correttamente se provi con dei file .deb creati in questo modo.


6.3 Il comando debuild

Puoi automatizzare il processo di creazione di un package ulteriormente con il comando debuild. Vedi debuild(1).

La configurazione del comando debuild può essere fatta usando /etc/devscripts.conf o ~/.devscripts. Suggerisco almeno le seguenti impostazioni:

       DEBSIGN_KEYID="Your_SSH_keyID"
       DEBUILD_DPKG_BUILDPACKAGE_OPTS="-i -ICVS -I.svn"

Con tali opzioni, puoi creare i pacchetti sempre usando la tua chiave GPG ed evitare di includere componenti non richieste. (Questo è utile anche per le sponsorizzazioni.) Per esempio, ripulire i sorgenti e ricreare il pacchetto da un account utente si fa semplicemente con:

       debuild clean
       debuild

6.4 Il sistema dpatch

Il semplice impiego dei comandi dh_make e dpkg-buildpackage crea un singolo grosso file diff.gz che contiene i file di mantenimento in debian/ e i file di patch ai sorgenti. Un file così fatto è ingombrante da esaminare e comprendere per ogni successiva modifica successiva all'albero dei sorgenti. Questo non è bello. [1]

Diversi metodi man il mantenimento di insiemi di patch sono stati proposti e sono in uso nei pacchetti Debian. Il sistema dpatch è uno dei più semplici di tali sistemi di mantenimento delle patch. Altri sono dbs, cdbs, ecc.

Un pacchetto che sia pacchettizzato in modo appropriato con dpatch ha modifiche al sorgente chiaramente documentate come file di insiemi di patch in debian/patches/ mentre l'albero dei sorgenti non e' modificato al di fuori della directory debian/. Se chiedi a uno sponsor di caricare il tuo package, questo tipo di chiara separazione e documentazione delle tue modifiche è molto importante per rendere veloce l'analisi da parte del tuo sponsor. Il metodo di uso di dpatch è spiegato in dpatch(1).

Quando qualcuno (incluso te stesso) ti fornisce una patch per il sorgente successivamente, la modifica del pacchetto sotto dpatch è alquanto semplice:

Inoltre, dpatch ha la capacità di rendere le patch dipendenti da architettura, usando macro CPP.


6.5 Includere orig.tar.gz per il caricamento.

Quando inserisci per la prima volta il pacchetto nell'archivio, devi includere il file dei sorgenti originali orig.tar.gz. Se la versione del pacchetto non ha una revisione Debian -0 o -1, devi aggiungere al comando dpkg-buildpackage l'opzione "-sa". Al contrario, l'opzione "-sd" forzerà l'esclusione del sorgente originale orig.tar.gz.


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versione 1.2.3, 18 January 2005.

Josip Rodin joy-mg@debian.org
Traduzione: Francesco P. Lovergine frankie@debian.org